La torre dei corvi

Copertina
Eryei
Pubblicato il: 22.08.2022 16:28
Aggiornato il: 23.08.2022 12:25
Categoria: Amore
Tag / Parole chiave: romantico, racconto, fantasmi, Fantasy, amore
Valutazione:

Breve sintesi:
Da un volontariato a una storia da non credere , Erika scopre una verità che non pensava sarebbe riuscita a coinvolgerla.

Testo

Oggi è una giornata fredda, molto più degli altri giorni, sono in ritardo quindi afferro velocemente scarpe e giacca e corro fuori. Ho deciso di realizzare il mio sogno di vivere a Londra e per migliorare il mio inglese partecipo al volontariato da qualche mese. Questa settimana mi occupo di dare compagnia agli anziani nelle case di riposo, è abbastanza semplice anche se credo che a volte sarà noioso.
L'edificio non è molto lontano è abbastanza vicino da raggiungerlo a piedi. Quando arrivo, i proprietari mi fanno firmare alcune carte e poi mi danno il badge di riconoscimento.
Come avevo previsto la giornata è lenta un pò noiosa, cosi decido di girare la casa di riposo,è molto grande l'edificio è tenuto molto bene, da ogni angolo di ogni finestra si può ammirare l'immensa torre di Londra sulla riva del Tamigi, a pensarci bene non sono riuscita ancora a visitarla, ma sono sicura  che sarà spettacolare. 
Alla fine di un corridoio la porta di una camera era rimasta aperta ed a causa del vento spesso sbatteva, andai per chiuderla ma in penombra  vidi una sagoma magrolina seduta sul letto, tra le mani stringeva qualcosa ma non ero abbastanza vicina per  capire cosa.
Avanzai verso esso e lentamente l'uomo si girò, aveva un viso scavato, gli zigomi ancora alti e degli occhi un azzurro chiaro che ricordavano il mare.
<<"Ciao">> La sua voce era calma e rauca
<<"Salve, scusi il disturbo signore ma la sua porta sbatteva e pensavo  che le avrebbe dato fastidio così ho deciso di  venire e  chiuderla per lei">> risposi molto velocemente, mi misi di fronte a lui, aveva un viso triste e pensieroso mentre osservava quello che sembrava essere il dipinto di una donna.
<<"Sembri molto giovane per lavorare qui, come ti chiami cara?">> il suo inglese era molto pronunciato non avevo mai sentito un accento così marcato.
<<"Mi chiamo Erika">> mi allungo per controllare il nome sulla sua cartella <<"Lei deve essere Harry, è un piacere conoscerla mi scusi se l'ho disturbata">> mi sedetti accanto a lui e guardai meglio il dipinto che aveva tra le mani rappresentava una bellissima donna avvolta in un setoso vestito rosso, il viso circondato da folti ricci nero corvino, aveva dei lineamenti molto definiti e gli occhi color pece, sembrava essere una dea, una di quelle che ti catturano da lontano con un solo sguardo, uno sguardo che difficilmente dimentichi.
<<" È bellissima non è  vero?">> Il suo sguardo era rivolto a me mentre avvicinava il dipinto
<<"È un dipinto meraviglioso signor Harry, lo ha fatto lei?">>
Mi guardò e poggiò il dipinto sulle proprie gambe <<"No, mi sarebbe piaciuto saper disegnare quando ero giovane">> ridacchia e poi continua <<"ma in realtà questo semplice dipinto ha dietro una storia, bella forse un pò strana ma la mia preferita in assoluto">> gli sorrisi ero spinta dalla curiosità ma non volevo fare tardi e dare cosi una brutta impressione
<<" Mi farebbe piacere raccontartela se hai voglia di sentirla, hai la faccia di una che vuole proprio sentirla">> risi e annuì
<<"Mi dicono tutti che mi si leggono le cose in faccia, mi farebbe davvero piacere sentire la sua storia">>
Harry poggiò il dipinto di fronte a noi è si mise comodo
<<"Era il 1950, ai tempi avevo solo 20 anni, mio padre da tempo era ormai  una delle guardie della torre di Londra si chiamavano i yeoman wonders, avevano delle uniforme nere e rosse, prima proteggevano i gioielli della regina e si occupavano degli schiavi mentre ora conducono solo dei giri turistici">> Harry fece una pausa dandomi l'impressione di star ricordando il passato come se tutto fosse appena avvenuto.
<<"Ho avuto la fortuna di poter lavorare con lui in giovane età, lavorare per il Re a 20 anni era un onore, io ai tempi servivo Giorgio VI. 
In realtà passavo la maggior parte del giorno ad osservare e pulire, non avevo ancora raggiunto la giusta età per servire del tutto il re, ma un giorno...esattamente il 23 febbraio del 1950 tutto è cambiato per me, mentre pulivo il giardino udì un canto, era dolce una melodia orecchiabile">> Harry mi guardò e iniziò a canticchiare delle dolci note
<<"Decisi di seguirne il suono attraversando alcuni alberi e cespugli di rose, causando qualche buco alla mia t-shirt.
Sotto una quercia spoglia una donna era seduta su una di quei rami, avevo paura che stesse per cadere e mi affrettai velocemente verso di lei, era tranquilla e cantava senza essersi resa conto della mia presenza, mi vide e sfoggiò un bellissimo sorriso, la implorai di scendere non volevo che si ferisse così mi offrì e l'aiutai a scendere. 
Parlammo tanto quel giorno, così tanto che non mi accorsi del sole ormai tramontato, passammo tutti i giorni e tutte le notti insieme fino al calar del sole, e poi lei doveva semplicemente andar via">> mi poggiai con le braccia sulle ginocchia incuriosita e domandai <<" È dove andava?">> Lui rise guardando il mio viso e alzò le spalle <<"Non lo so e penso che mai lo sapremo, però eravamo innamorati ma quell'amore così intenso che ti fa venire le farfalle nello stomaco, lei era così bella...non voleva mai andar via da lì e io volevo solo passare del tempo  con lei e questo mi bastava, mi diede questo bracciale di finte margherite, lo aveva creato lei. 
Avrei voluto farla conoscere alla mia famiglia, volevo sposarla così  un giorno di nascosto le rubai un bacio. Lei fù il mio primo amore, il mio primo bacio non avrei mai potuto desiderare di meglio">> dopodiché il suo viso divenne cupo e triste <<"Dopo quel bacio non la vidi più,la cercai ovunque e  chiesi a chiunque ma era come se fosse scomparsa nel nulla">> Guardò la finestra con aria pensierosa e con gli occhi pieni di ricordi così parlai io <<"Possiamo trovarla, può dirmi come si chiama, con la tecnologia di oggi si possono fare tante cose">> mi guardò sorridendo e scosse la testa <<"Si faceva chiamare Bree e non penso che la troverai, vedi è adesso che arriva la parte interessante, la cercai per giorni anzi anni, finché un giorno rovistando tra vecchi dipinti non trovai questa">> alzò il dipinto porgendomelo <<"Puoi leggere la data?">> presi meglio il dipinto e lo avvicinai per leggere la data ormai quasi sbiadita e sgranai gli occhi e lo guardai <<"C'è scritto '800, questo vuol dire che....">> non fini di parlare che la sua voce sovrastò la mia <<"Esatto, vuol dire che quella donna morì 150 anni prima che io nascessi">> lo guardai un pò allibita da ciò che mi stava raccontando e pensai subito che avesse problemi, magari dovuti all'età e che le sue storie fossero solo inventate, cosi di mi alzai <<"È impossibile signor Harry, ciò che dice è fisicamente impossibile">> Lui mi guardò sorridendo <<"Lo pensai anche io, se fosse così sarei pazzo, con il passare del tempo mi informai su di lei e venni a sapere la sua storia, era una sorella data in sposa a un re crudele che la trattava come se fosse una schiava, ebbe un figlio che fu bruciato vivo quando era ancora in fasce. Per salvarsi da quest'uomo addomesticò uno stormo di corvi che mandò al fratello per essere salvata, ma nel tentativo anche lui morì, per questo si pensa che sia il motivo per cui la Torre di Londra sia sempre circondata dai corvi.
Anni dopo anche Bree si spense, con la convinzione di essere lei la causa di tutto quel dolore che era stato causato.">> abbassò lo sguardo e una lacrima attraverso la sua guancia, mi sedetti accanto a lui ancora incredula dalla storia <<"Se la sua storia è vera quanto l'amore che provava per questa donna, sono sicura che vi riunirete signor Harry">> sorrise e abbassò lo sguardo verso il suo polso, togliendo cosi il bracciale donatogli da quella donna per metterlo nelle mie mani <<"Vorrei che la trovassi e  che tu possa restituirglielo da parte mia">> lo guardai incerta <<"Signor Harry, Bree era un fantasma?">> lui mi guardò e sorrise dandomi la conferma dopodiché si sdraio chiudendo gli occhi <<"Confido in te nel trovarla Erika, cosi io sarò in grado di raggiungerla...adesso sono stanco, vorrei riposare se non ti dispiace">> io annuii <<"La ringrazio per la bellissima storia Harry">> Lui sorrise e io uscì richuedendo la porta.
Passò qualche giorno dalla fine del mio volontariato e mi venne tristemente comunicato che il signor Harry era da poco passato a miglior vita, avevo partecipato al suo funerale e lasciato ogni giorno dei fiori sulla sua tomba, mi venne nuovamente in mente della storia che mi aveva raccontato e feci delle ricerche su questa donna, in realtà si chiamava Brânwen ed era di origine Gallese, veniva considerata la dea della bellezza.
Internet diceva molto poco sulla sua storia e vidi anche il dipinto che il signor Harry mi aveva mostrato, lo guardai spesso, convincendomi che ciò che mi era stato raccontato fosse solo una coincidenza con questa donna.
Organizzai un viaggio, la curiosità non smetteva di persistere, mi diressi in Irlanda, precisamente in un isola chiamata Anglesey, era lì che secondo la storia di internet era sepolta Brânwen, sopra il fiume Alaw. Ormai ridotta in rovina trovai la sua tomba è mi sedetti accanto.
<<"Forse potrei essere pazza, ho fatto un viaggio lunghissimo per trovarti, ma non so nemmeno se ciò che so su di te sia vero, non so se credere nei fantasmi in realtà, e sinceramente mi fa anche un pò paura">> giocai con il braccialetto che mi aveva dato il signor Harry prima di morire.
Guardai il tramonto e dato che ormai era tardi, mi alzai e guardai la tomba di fronte a me, mi chinai e dolcemente poggiai il braccialetto sulla base della sua tomba <<"Questo è suo Bree, glielo manda Harry">> sorrisi e mi girai per andarmene.
Un battito di ali però catturarono la mia attenzione e quando mi voltai sulla tomba non vidi più il braccialetto che avevo lasciato, ma su di essa c'erano due corvi, due bellissimi corvi posti l'uno accanto all'altro.
Quello strano evento mi ricordò del racconto di Harry che non fece altro che farmi credere nella sua storia.
Harry aveva trovato Bree.
 

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