Poeta a Ninjago

Copertina
Asi
Pubblicato il: 31.08.2022 21:31
Aggiornato il: 31.08.2022 21:31
Categoria: Fantasy
Tag / Parole chiave: puffo, lego, ninja
Valutazione:

Breve sintesi:
Un puffo conosce dei nuovi amici, ma in un'altra dimensione

Testo

Era una giornata tranquilla al villaggio dei Puffi, Puffetta annaffiava i fiori, puffo Burlone si divertiva a spaventare Pauroso, puffo Forzuto si allenava e così via; puffo Poeta, invece, s'incamminò nel bosco per trovare l'ispirazione per i suoi poemi e, mentre camminava, continuava a recitare dei canti, cercando di trovare le rime. Camminò a lungo, ma aveva la testa così tra le nuvole che non sentì la voce di Gargamella e il miagolio del suo gatto Birba provenire da molto vicino, ritornò coi piedi per terra quando sbatté col naso contro il tronco di un albero e fu allora che notò i due; vista la loro vicinanza a lui si nascose tra i cespugli ma, nel farlo, fece un rumore che attirò l'attenzione di Birba, che si avvicinò al suo nascondiglio, allora, urlando per la paura, saltò fuori e incominciò a scappare inseguito da Birba e, successivamente, anche da Gargamella, che iniziò a lanciargli contro incantesimi a caso, Poeta riuscì a schivarli tutti ma uno lo colpì, e si ritrovò catapultato in un'altro mondo. Quando si risvegliò quasi gli venne un colpo, era finito in un posto molto bizzarro, dove le case non erano a forma di fungo ma alltissime e tutte fatte di mattoncini, anche l'aspetto degli abitanti era strano: avevano tutti il corpo squadrato e la faccia piatta e gialla, ma la cosa che lo sconvolse di più fu la forma delle mani, non avevano le dita, ma delle piccole pinze anch'esse gialle. Poeta cominciò a vagare per le strade di quello strano posto lamentandosi, in rima:" Povero me, dove sono capitato? Desidero tanto tornare nel mio villaggio adorato!"; continuò a camminare, e lamentarsi, finché a un certo punto sentì delle grida, alzò lo sguardo e vide una fiumana di abitanti correre nella sua direzione inseguiti da un gruppo di orribili creature, anch'esse avevano il corpo squadrato, ma erano tutte nere, compresi gli abiti, con occhi viola, denti appuntiti ed enormi corna, nere, sulla testa; vedendoli anche Poeta si unì alla folla di abitanti, e, mentre correva, sentiva gli altri urlare:" Gli Oni! Gli Oni sono tornati!". Continuarono a correre fino a quando non si ritrovarono in un vicolo cieco, tutti cominciarono ad entrare nel panico finché, dall'alto, scesero delle scale di corda, ognuno alzò la testa, compreso Poeta, che vide una cosa sorprendente: sopra di loro c'era un'enorme nave volante! Tutti cominciarono a salire sulle scalette e, dopo un'attimo di esitazione, anche Poeta salì a bordo, e ci mancò poco che uno di quei "Oni" lo trascinasse giù afferrandolo per un piede, ma riuscì a liberarsi dalla sua stretta; una volta che tutti erano sulla nave si allontanarono, fu allora che Poeta vide i suoi salvatori: erano 5 ragazzi vestiti con abiti in tinta unita, uno vestito di verde, uno rosso, uno nero, uno blu e uno bianco, che annunciarono che li avrebbero portati al sicuro nel loro tempio. Una volta arrivati i ragazzi, che gli altri avevano chiamato Ninja, si radunarono a parlare tra loro, allora Poeta, incuriosito, si avvicinò e chiese:" Scusate ragazzi non vorrei disturbare, ma anch'io ho un problema: a casa devo tornare" fu allora che notarono la sua presenza, e lo guardarono incuriositi; il ninja vestito di verde, che sembrava essere il capo, si avvicinò e gli chiese:" Ciao, io mi chiamo Lloyd e sono il Ninja Verde, tu come ti chiami?" Poeta rispose:" Puffo Poeta è il mio nome, gentile messere, e ho il presentimento che io qui non dovrei stare" Lloyd rimase sorpreso dalla risposta rimatae stava per fargli altre domande ma un'altro ninja, quello rosso, lo fermò:" Scusa se interrompo, Lloyd, ma dobbiamo concentrarci e trovare un modo per sconfiggere quegli Oni, e non sarà facile senza il Maestro Wu e tuo padre Garmadon" allora Lloyd salutò Poeta e tornò a parlare con gli altri ninja così, non sapendo cosa fare, Poeta si trovò un'angolino tranquillo per sedersi. Passò un quarto d'ora, e i ninja non avevano ancora trovato una soluzione al problema degli Oni, fu in quel momento che sentirono la strana creatura, puffo Poeta, lamentarsi, si avvicinarono e lo sentirono dire:" Oh no, quell'Oni scellerato! Di nero i miei calzoni ha imbrattato!" quando anche i ninja furono vicini si accorsero che, effettivamente, i suoi calzoni perfettamente bianchi avevano una macchia nera su una delle caviglie, fu allora che gli si avvicinò l'unica ragazza del gruppo:" Ciao! Ti chiami Poeta, giusto? Io mi chiamo Nya e sono la Ninja dell'Acqua, hai detto che è stato un'Oni a sporcarti i calzoni?" Poeta, incantato dalla sua bellezza e gentilezza, che gli ricordavano Puffetta, rispose, in tono alquanto romantico:" Ebbene sì, gentile pulzella, Poeta è il mio nome ma il vostro, Nya, vi rende più bella! Purtroppo sì, destino ingrato, una di quelle bestie, un'Oni, i pantaloni m'ha macchiato!" Nya diventò rossa per il complimento, ma si riprese subito e disse agli altri ninja:" Ragazzi, quella mi sembra proprio vernice e, da quanto mi risulta, la pelle degli Oni è naturalmente nera e non tinta" dopo un'attimo di ragionamento Lloyd esclamò:" Questo significa che non sono veri! Ma che qualcuno si è travestito per spaventare tutti!"; dopo qualche minuto, i ninja risalirono sulla nave, pronti a tornare indietro a combattere i falsi Oni, Poeta cercò di salire con loro, ma Nya glielo impedì:" Potrebbe essere pericoloso, e noi vogliamo saperti al sicuro Poeta" glielo disse con un sorriso talmente dolce che Poeta annuì e rimase a terra con gli altri. Poeta passò il tempo giocando con i bambini, che gli raccontarono tutto sui ninja e su Ninjago, la loro città, e si divertì così tanto che non si accorse che era quasi il tramonto e che i ninja erano tornati, una volta scesi dalla nave tutti andarono loro incontro facendo delle domande, così Lloyd spiegò: a quanto pare i falsi Oni erano gli ultimi rimasti di un gruppo chiamato "I figli di Garmadon" e pensavano che, travestendosi da Oni e spaventando tutti, avrebbero avuto il controllo sulla città, ma i ninja sono riusciti a fermarli e a consegnarli alla polizia, tutti quanti li acclamarono, ma Lloyd aveva un'altra cosa da dire:" Adesso che abbiamo risolto questo problema dobbiamo occuparci di lui" e indicò Poeta. I bambini si strinsero attorno a lui, non volevano che andasse via, ma Poeta li tranquillizzò:"Mi spezza il cuore dovervi lasciare, ma a casa mia devo tornare, ma vi prometto che mai e poi mai vi potrò dimenticare" allora i bambini lo lasciarono andare e, mentre tornavano a casa, lo salutarono; una volta salutati tutti, Poeta chiese curioso:" Sono felice della vostra attenzione, ma di mandarmi a casa come ne avete l'intenzione?" i ninja si guardarono fra loro, poi il ninja bianco fece un passo avanti:" Ciao, io sono Zane, il Ninja del Ghiaccio, e sono anche un Nindroide. Noi pensavamo di rispedirti a casa usando le bacche dell'Albero del Viaggiatore, è una pianta le cui foglie e bacche, bollite in acqua calda, hanno il potere di aprire dei portali verso altri mondi" mentre Poeta ascoltava la spiegazione di Zane, gli altri erano entrati nel tempio, e ne uscirono poco dopo con una teiera fumante, Nya gliela porse dicendogli:" Prendi. Versane un po' sul terreno e pensa a casa tua, il portale si aprirà in un'istante" Poeta fece come gli aveva detto, chiuse gli occhi e pensò intensamente alla sua casa, e il portale si aprì, Poeta sbirciò all'interno e vide il suo villaggio; prima di passare si voltò a guardare i suoi nuovi amici, li salutò e attraversò il portale. Si ritrovò a pochi passi dal villaggio, il passaggio dietro di lui si chiuse, e lui ripeté tra sé:" Nel mio cuore per sempre vi voglio portare, e prometto che mai vi potrò dimenticare" poi corse verso casa sua, pronto a scrivere un poema sulla sua avventura da leggere a tutti gli altri Puffi.

Commenti

Non ci sono ancora commenti. Clicca sul bottone dei commenti e sii tu il primo/la prima a esprimere un parere.